6 febbraio, Lo SCAR compie 60 anni

Questa settimana l’organo di coordinamento mondiale per la Ricerca Scientifica Antartica (Scientific Committee on Antarctic Research - SCAR) compie 60 anni di proficua collaborazione internazionale. Sin dalla sua prima riunione del 3-5 febbraio 1958, ad Hague, lo SCAR ha incrementato la sua rete internazionale con migliaia di scienziati accomunati dall’ambizione di far avanzare la conoscenza scientifica del continente antartico a vantaggio di tutta la società.

Lo SCAR ha una rappresentanza scientifica di 43 nazioni ed è lo strumento più importante per lo stimolo, lo sviluppo e il coordinamento della ricerca scientifica internazionale di eccellenza in Antartide e nell’Oceano meridionale. In qualità di commissione interdisciplinare dell’International Council for Science (ICSU), lo SCAR fornisce obbiettivi e una consulenza indipendente a organismi internazionali come il Trattato Antartico e l’IPCC (United Nations Framework Convention on Climate Change and the Intergovernmental Panel on Climate Change). 

L’Antartide e l’Oceano meridionale hanno un ruolo fondamentale nel regolare i processi climatici e lo scambio di carbonio tra atmosfera e oceano. La ricerca in Antartide è cruciale per comprendere processi che hanno influenza a livello globale e per il progresso scientifico. Inoltre alcuni settori dell’Antartide stanno subendo cambiamenti molto rapidi, e questo potrebbe creare opportunità per studiare nuove aree nei prossimi decenni. La gestione amministrativa e di protezione ambientale dell’Antartide deve avere basi scientifiche.

Fin dal 1958 lo SCAR ha assunto un ruolo centrale nel definire la visione e gli obbiettivi della ricerca scientifica antartica ed ha facilitato l’implementazione della scienza antartica promuovendo la collaborazione internazionale e transdisciplinare. Fornire consulenza scientifica, identificare opportunità e facilitare la collaborazione sono al centro della missione dello SCAR.

Il Presidente dello SCAR, Steven Chown ha detto: “negli ultimi 60 anni i ricercatori antartici hanno fatto scoperte incredibili che hanno radicalmente modificato il nostro modo di osservare i cambiamenti mondiali in atto. Queste scoperte hanno influenzato le politiche globali per regolare l’uso di agenti chimici al fine di ridurre il buco dell’ozono, per proteggere gli ecosistemi dell’oceano meridionale regolando le attività commerciali; ed hanno fornito informazioni importanti per le discussioni sui cambiamenti climatici. Nessuna nazione può ottenere questi risultati da sola e lo SCAR è orgoglioso del suo ruolo di governo internazionale nel predisporre l’agenda della ricerca antartica”.

Sessanta anni fa l’Anno Geofisico Internazionale ha portato all’attenzione mondiale l’importanza della collaborazione internazionale in Antartide. Oggi i governi di tutto il mondo lavorano insieme per fronteggare i cambiamenti climatici ed attuare politiche comuni di adattamento e mitigazione dei cambiamenti ambientali che ne conseguono. Lo SCAR è nella posizione ottimale per informare e attivare iniziative intergovernative mirate a instaurare una nuova epoca di ricerca scientifica antartica coordinata (nello sforzo comune di comprendere i cambiamenti climatici globali).

Chown ha inoltre aggiunto: “l’Antartide sta cambiando rapidamente. Un iceberg di circa 5800 chilometri quadrati si è staccato dalla piattaforma di Larsen C nel settembre 2017: preludio della sparizione di tutta la piattaforma. Il ghiacciaio di Pine Island continua a ritirarsi rapidamente, come circa l’80% dei ghiacciai della Penisola Antartica. Lo sciolgimento di ghiaccio terrestre contribuisce all’innalzamento del livello del mare globale. La calotta glaciale antartica potrebbe contribuire con più di un metro entro il 2100 e con 13 metri entro il 2500”.

“L'area del ghiaccio marino nel 2016 è diminuita del 20% sotto alla media calcolata tra il 1981 e il 2010 ed è rimasta costantemente al di sotto del 10% della media nel 2017. I gusci del plankton, alla base della catena alimentare sono a rischio a causa dell’aumento della concentrazione della CO2, che acidifica l’oceano meridionale e che causa così la diminuzione dei nutrienti a disposizione. Queste allarmanti osservazioni richiedono un coordinamento urgente della ricerca internazionale da parte dello SCAR”. 

Lo SCAR sta inziando la sua settima decade di attività ed ha aumentato il numero di membri – dai 12 paesi orginari nel 1958 agli attuali 43. E’ ora un’organizzazione ben definita, riconosciuta ed influente a livello internazionale. Questo è stato possibile grazie al coinvolgimento ed al supporto di migliaia di ricercatori di tutto il mondo che fanno parte della comunità di studio dello SCAR ed al supporto delle divrese organizzazioni. Lo SCAR invita tutti a celebrare il suo sessantesimo anniversario!

Lo SCAR celebrerà il suo sessantesino anno durante la sua 35° riunione e conferenza scientifica (POLAR2018) a Davos in Svizzera dal 15 al 26 giugno 2018.

 

Leggi il comunicato dello SCAR  e il post di Laura De Santis sul blog della spedizione IODP a bordo della Joides Resolution.